Apriamo i sipari sul mondo dello spettacolo

«Colpo di teatro», il nuovo numero della rivista COSE Spiegate bene

8 minuti di lettura

Nel 2010 nasce il Post, un giornale online diventato sempre più celebre e sempre più importante nel panorama giornalistico italiano. Dalla casa madre, sono nati poi diversi progetti soprattutto in formato podcast: Morning, tenuto da Francesco Costa, è certamente quello più riconosciuto. Tra i tanti, ha avuto successo anche Cose spiegate bene. Ha portato, infatti, ad una collaborazione tra il Post e la casa editrice Iperborea: da questa unione nasce la rivista di carta di cui andremo a parlare.

COSE Spiegate bene è un progetto che intende approfondire la conoscenza di un determinato argomento per ogni numero della rivista. Vuole mostrare i meccanismi interni, cercare di appassionare una persona esterna o invogliare all’approfondimento un principiante. Insomma, spiegare in modo semplice ma efficace tutto ciò che riguarda il tema messo sotto il microscopio per quel determinato numero della rivista. Ad oggi, sono stati pubblicati sei numeri: libri, identità di genere, droghe, giustizia, geografia e teatro.

«Colpo di teatro»: i segreti del mestiere

In questo articolo parleremo dell’ultimo numero della rivista, uscito quest’ultimo giugno e disponibile in tutte le librerie. Si parla di teatro e di tutto il mondo che lo circonda: sul palco, in platea, dietro le quinte e negli uffici. L’opera intende coprire ogni aspetto del mondo teatrale almeno quanto basta a dare una forma concreta ed omogenea al mondo “teatro”.

La rivista offre, di fatto, numerosi saggi brevi nati da penne di autori e autrici che lavorano nel mondo dello spettacolo, dando uno sguardo complessivo professionale e ben strutturato. Seppur qualche tema e qualche concetto venga spesso ripetuto – ad esempio, cos’è e a cosa serve il FUS, fondo unico per lo spettacolo – lo sguardo generale permette a chiunque chi comprendere bene ogni aspetto che si sceglie di approfondire.

Leggi anche:
L’altra faccia del sogno californiano

Di grande valore sono i case study, teatri o organizzazioni presi in esame singolarmente. Ciò permette di comprendere meglio il concetto teorico secondo una visione pratica e vivente sul territorio. Questo dà valore al concetto generale, ma offre al lettore la possibilità di conoscere nuove e differenti realtà a cui potersi avvicinare dopo la lettura.

Definiti questi tratti, poi, tutto diventa meravigliosamente sfuggente e chiamiamo teatro più un contenitore che un contenuto: teatro è ciò che si fa in un teatro, si potrebbe dire dell’ambivalenza di significato del termine tra contenitore e contenuto […]. Come sappiamo, la parola è usata in mille estensioni figurate che superano le mura e il tetto dei teatri, fino al “grande teatro della vita”.

Non solo saggistica

Quello che rende Colpo di teatro – e tutta la collana di COSE Spiegate bene – unico e sempre fresco sono gli inserti culturali e intrattenenti. Oltre ai saggi di autori autorevoli, infatti, troviamo inserti come, per esempio, “Come inizia”. Qui viene preso a campione un’opera teatrale di valore e si presentano le prime battute dello spettacolo. Non solo l’inserto dà ritmo alla narrazione del numero in sé, ma porta il lettore a conoscere brevemente una drammaturgia e – si spera – lo invoglia a leggere il copione per intero.

Oltre a questi, ci sono inserti professionali, di qualche pagina, dedicati all’esperienza personale di professionisti che raccontano lo loro vita. In questo numero abbiamo figure del calibro di Malika Ayane (per il genere del musical), Marco Baliani (per il teatro di narrazione), Andrea de Rosa (per i dietro le quinte) e Matteo Caccia (per l’improvvisazione).

Leggi anche:
Una città che si specchia negli occhi di chi guarda

Lo stile di «Colpo di teatro»

Parlare di teatro non è facile e il pubblico che si va a raggiungere è solitamente di nicchia. Questa raccolta, invece, si propone di espandere i propri confini e proporsi anche a chi non è esperto o non conosce il mondo sul e dietro il palcoscenico.

Il teatro serve a stringere i legami della società in positivo: ha ancora quella funzione antica di far vedere che gli esseri umani soffrono, subiscono delle cose tremende, le affrontano, qualcuno con coraggio, qualcuno con paura, però alla fine […] esci più umano.

Gli autori propongono saggi scritti con semplicità e comprensibili a chiunque, sia nella parte creativa che tecnico-commerciale. Si parla di tutto ciò che concerne il mondo dello spettacolo, cosicché chiunque possa trovare parte dei suoi interessi. Si inizia parlando di come si compone un teatro e l’abc dell’attore, seguito dalle diverse figure professionali che permettono la messa in scena di uno spettacolo, dalla scrittura alla tournée. I saggi prendono poi in considerazione i diversi generi teatrali, tra musical e compagnie indipendenti, i teatri stabili e di periferia, per dare una visione generale di “cosa sia oggi teatro”. Infine, si guarda la struttura della “macchina teatro”: come si sviluppa, come si dirige e come se ne trae profitto, la parte burocratica e ciò che ne consegue.

Tutto è accompagnato dalle illustrazioni di Teresa Sdralevich, illustratrice milanese che già da tempo collabora con editori, musei, festival in Italia e all’estero. Queste piccole opere rendono accattivanti i saggi e danno un punto di vista visivo a ciò di cui si sta parlando. Particolarmente riuscito nel momento in cui si parla delle diverse figure professionali, queste icone attraggono l’occhio del lettore.

In ultimo, questo numero (acquista) resta un piccolo e utile manuale per chi è interessato all’argomento teatro, raggiungendo anche chi non è mai entrato in contatto con il palco. Si propone – e riesce nell’intento – di illustrare le sue sfaccettature senza complicazioni. Malgrado qualche ripetizione, i saggi restano piacevolmente impressi e gli inserti rendono la lettura intrigante.

Il teatro trabocca fuori dal teatro esattamente come il fuori trabocca dentro e le definizioni si sfilacciano.

Segui Magma Magazine anche su Facebook e Instagram!

Greta Mezzalira

Classe 1995, laureata in Filologia Moderna. Innamorata del teatro fin dalla prima visione di "Sogno di una notte di mezza estate" durante una gita scolastica. Amante di musical e di letteratura.

Lascia un commento

Your email address will not be published.