I pomeriggi svogliati e afosi, la mollezza dei corpi gocciolanti adagiati sulla battigia, l’ombra delle cabine di legno verniciate a nuovo. L’estate è la stagione che più incarna la giovinezza e il risveglio del desiderio, quella terra di mezzo abbacinata dal sole e rischiarata dalle stelle di San Lorenzo. Ma già rimbalza l’immagine della fine della festa, avvolta dall’inquieta incognita del domani. Nel panorama italiano, non sono pochi i romanzi di iniziazione: basti pensare a L’isola di Arturo di Elsa Morante e La bella estate di Cesare Pavese. Prendendo in analisi Agostino e La disubbidienza di Alberto Moravia e Tempi memorabili di Carlo Cassola, seguiamo i passi incespicati rispettivamente di Agostino, Luca e Fausto. Tre adolescenti alla disperata ricerca del senso delle cose e della loro nuova collocazione nel mondo…
Leggi su Frammenti Rivista l’articolo integrale di Alessandra Savino:
Adolescenza e eros nei romanzi di Moravia e Cassola
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