Il telefono nella sua tasca squilla con una certa frequenza. «Scusatemi» dice e poi si congeda per un momento, agitato, prima di essere tranquillizzato dal fatto che, ancora una volta, quella telefonata non annuncia una sventura.
Padre Ihor Horinshnyy è sacerdote cattolico di rito bizantino-ucraino della chiesa di Sant’Agostino di Aversa. La chiesa, all’interno di un centro Caritas, è il luogo di raduno di una vasta comunità ucraina che, nelle ultime settimane, si ritrova qui per pregare, ma anche per raccogliere viveri e vestiti da inviare a chi ne ha bisogno. Alcuni, i più fortunati, sono stati già raggiunti dai loro parenti, arrivati dall’Ucraina con […]
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