Nella serata di ieri, sabato 4 settembre, all’Arsenale di Venezia, si è tenuta la premiazione del vincitore del Premio Campiello 2021. La cerimonia è stata trasmessa in diretta su Rai 5 e in streaming su Rai Play con la conduzione di Andrea Delogu, affiancata dal cantante Lodo Guenzi, e regia di Roberto Valdata.
A trionfare nella cinquantanovesima edizione del premio letterario veneziano è stato L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) di Giulia Caminito, con 99 voti.
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Il vincitore del Premio Campiello 2021 è stato decretato sulla base dei voti della Giuria dei Trecento Lettori, composta da lettori provenienti da tutta Italia e di cui si può far parte soltanto una volta. In ordine di classifica, gli altri libri della cinquina, selezionati il 28 maggio scorso dalla Giuria dei Letterati, quest’anno presieduta da Walter Veltroni, sono:
Paolo Malaguti, Se l’acqua ride (Einaudi). Voti: 80 – Recensione
Paolo Nori, Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij (Mondadori). Voti: 37 – Recensione
Carmen Pellegrino, La felicità degli altri (La Nave di Teseo). Voti: 36 – Recensione
Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli). Voti: 18 – Recensione
Presenti alla cerimonia anche Daniela Gambaro, a cui è stato assegnato il Premio Campiello Opera Prima per la raccolta di racconti Dieci storie quasi vere (Nutrimenti), e Alice Scalas Bianco, vincitrice del Premio Campiello Giovani per il racconto Ritratto di Parigi.
Una serata di commemorazioni
Durante la serata, c’è stato spazio anche per ricordare i centenari del romanziere Mario Rigoni Stern, vincitore del Premio Campiello nel 1979 scomparso nel 2008, e del poeta Andrea Zanzotto, morto, invece, nel 2011.
In apertura alla cerimonia, inoltre, è stato ricordato anche Daniele Del Giudice, morto questo giovedì, a cui sarebbe stato conferito il Premio Fondazione Il Campiello alla carriera e a cui Il Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria veneta Enrico Carraro ha voluto dedicare la serata seguito dal lungo applauso del pubblico.
A commemorare Del Giudice è stato il direttore editoriale di Einaudi e grande amico dello scrittore romano Ernesto Franco, che lo ha ricordato con queste parole:
Una parola che avrebbe scelto lui per descriverlo? «Sentire». Non come sentimentalismo, ma come continua ricerca, un continuo viaggiare in un territorio che sappia descrivere sempre un modo di sentire, di ragionare. Sentire con il corpo, con il sentimento, con il cervello, con il cuore il mondo contemporaneo e il mondo che sta per essere qui.
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Giulia Caminito: qualche informazione sulla vincitrice del Premio Campiello 2021
Autrice originaria di Roma, Giulia Caminito, conosciuta sia come autrice che editor, ma anche persona molto impegnata in questioni riguardanti il femminile, vince la cinquantanovesima edizione con L’acqua del lago non è mai dolce (acquista), romanzo che è stato anche finalista alla scorsa edizione del Premio Strega, vinta da Emanuele Trevi con Due vite.
Nella sua intervista di questa sera con la conduttrice Andrea Delogu, l’autrice ha descritto nel seguente modo il suo romanzo:
La dinamica madre-figlia ha un peso specifico notevole nelle reazioni della protagonista del mio romanzo, Gaia. La sua è una rabbia contemporanea, profondamente individualista.
Il romanzo vincitore del Premio Campiello 2021, ambientato fra Roma e Anguillara Sabazia, non è tanto una storia di formazione, quanto un percorso di consapevolezza di un vuoto ideologico ed esistenziale di una giovane generazione priva di punti di riferimento e incapace di trovare un posto nel mondo, e dunque piena di rabbia.
Al conferimento del premio, l’autrice ha dichiarato quanto segue:
Grazie a tutti quelli che hanno lavorato con me, alla mia famiglia, ai miei lettori. Dedico il premio alle donne e alla loro possibilità di leggere e scrivere in qualsiasi parte del mondo.
Ascoltando queste parole, e considerando la vittoria del Campiello Opera Prima di Gambaro, del Campiello Giovani di Scalas Bianco, l’edizione di quest’anno lascia sicuramente il segno per il trionfo di tre scrittrici – affermate e future – e, nel caso di Caminito, la vittoria costituisce il coronamento meritato per un’autrice da sempre impegnata a diffondere la letteratura al femminile e per dare alle donne più opportunità nel mondo della cultura e non.
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