«La fragilità degli onesti» di Francesco Lisbona: il dolore si supera insieme

8 minuti di lettura

Nell’agosto 2020 è uscito il romanzo La fragilità degli onesti di Francesco Lisbona, classe 1995, ideatore di un omonimo sito web culturale.

Storia di un anno in Erasmus

Il protagonista del romanzo è il giovane Victor, studente francese di Medicina che sceglie Firenze come meta del suo anno in Erasmus. Il capoluogo toscano rappresenta per lui anche una via di fuga dalla forte depressione con cui aveva lottato dopo il suicidio della fidanzata Marilène. L’ambientazione regina del romanzo è il collegio di Sant’Acario, guidato dal burbero padre Felice e popolato da un’umanità derelitta che, però, rifiuta di arrendersi a una vita che è stata fin troppo ingrata.

A Firenze, Victor fa amicizia con Leonardo, siciliano, con una storia familiare difficile alle spalle, e soprattutto si innamora di Anastasia. Anche se la sua storia d’amore con lei sembra destinata a rimanere per sempre in potenza (una “semplice” bella amicizia), Victor ha il coraggio di darsi una seconda possibilità con questo sentimento dopo avere tanto sofferto per Marilène. Nell’anno che passano insieme a Firenze, Anastasia lo aiuta a rimettere insieme i cocci della sua esistenza – e, allo stesso modo, l’incontro con Victor si rivela salvifico per lei.

Affidare il dolore a chi amiamo

La storia raccontata da Francesco Lisbona è fortemente introspettiva, complice la narrazione in prima persona. Tutto è filtrato dallo sguardo di Victor e, nonostante al centro del romanzo vi sia un’esperienza di Erasmus, la parte dedicata alla vita universitaria del protagonista è solo accennata, mentre ciò che conta davvero è il viaggio interiore che compie per lottare contro i suoi demoni.

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Un viaggio che, come lo stesso Victor comprende, non ha senso affrontare da soli. Sa che l’unica via di fuga di Marilène, che aveva provato a lottare da sola contro le violenze di suo padre, è stata il suicidio. Victor non vuole lo stesso epilogo, né per sé stesso né per Leonardo o Anastasia. Per vivere, devono avere il coraggio di affidare il loro dolore a chi amano.

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La fragilità degli onesti è un romanzo di tragedie che si intersecano. L’autore, infatti, tocca svariati temi, dalla violenza domestica alla tossicodipendenza e la malattia. Ogni personaggio si porta dentro un dolore inaccettabile, con cui deve imparare a convivere. Il romanzo racconta inoltre lo smarrimento e l’impotenza degli europei nel 2015 di fronte all’attentato alla redazione di Charlie Hebdo e soprattutto, nella notte fra il 13 e il 14 novembre, di fronte alla strage del Bataclan.

«La fragilità degli onesti»: un’originale scelta stilistica

Particolare lo stile del romanzo, che potrebbe essere definito un prosimetro: alla storia principale, narrata in prosa, si affiancano le poesie che Victor scrive nei momenti che più segnano la sua vita. Una scelta senz’altro originale da parte dell’autore.

Storia di un anno in Erasmus

Il protagonista del romanzo è il giovane Victor, studente francese di Medicina che sceglie Firenze come meta del suo anno in Erasmus. Il capoluogo toscano rappresenta per lui anche una via di fuga dalla forte depressione con cui aveva lottato dopo il suicidio della fidanzata Marilène. L’ambientazione regina del romanzo è il collegio di Sant’Acario, guidato dal burbero padre Felice e popolato da un’umanità derelitta che, però, rifiuta di arrendersi a una vita che è stata fin troppo ingrata.

A Firenze, Victor fa amicizia con Leonardo, siciliano, con una storia familiare difficile alle spalle, e soprattutto si innamora di Anastasia. Anche se la sua storia d’amore con lei sembra destinata a rimanere per sempre in potenza (una “semplice” bella amicizia), Victor ha il coraggio di darsi una seconda possibilità con questo sentimento dopo avere tanto sofferto per Marilène. Nell’anno che passano insieme a Firenze, Anastasia lo aiuta a rimettere insieme i cocci della sua esistenza – e, allo stesso modo, l’incontro con Victor si rivela salvifico per lei.

Affidare il dolore a chi amiamo

La storia raccontata da Francesco Lisbona è fortemente introspettiva, complice la narrazione in prima persona. Tutto è filtrato dallo sguardo di Victor e, nonostante al centro del romanzo vi sia un’esperienza di Erasmus, la parte dedicata alla vita universitaria del protagonista è solo accennata, mentre ciò che conta davvero è il viaggio interiore che compie per lottare contro i suoi demoni.

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Un viaggio che, come lo stesso Victor comprende, non ha senso affrontare da soli. Sa che l’unica via di fuga di Marilène, che aveva provato a lottare da sola contro le violenze di suo padre, è stata il suicidio. Victor non vuole lo stesso epilogo, né per sé stesso né per Leonardo o Anastasia. Per vivere, devono avere il coraggio di affidare il loro dolore a chi amano.

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La fragilità degli onesti (acquista) è un romanzo di tragedie che si intersecano. L’autore, infatti, tocca svariati temi, dalla violenza domestica alla tossicodipendenza e la malattia. Ogni personaggio si porta dentro un dolore inaccettabile, con cui deve imparare a convivere. Il romanzo racconta inoltre lo smarrimento e l’impotenza degli europei nel 2015 di fronte all’attentato alla redazione di Charlie Hebdo e soprattutto, nella notte fra il 13 e il 14 novembre, di fronte alla strage del Bataclan.

«La fragilità degli onesti»: un’originale scelta stilistica

Particolare lo stile del romanzo, che potrebbe essere definito un prosimetro: alla storia principale, narrata in prosa, si affiancano le poesie che Victor scrive nei momenti che più segnano la sua vita. Una scelta senz’altro originale da parte dell’autore.

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Francesca Cerutti

Classe 1997, laureata in Lingue per l’impresa e specializzata in Traduzione. Caporedattrice di Magma Magazine, sempre alla ricerca di storie che meritino di essere raccontate. Dopo aver esordito nel 2020 con il romanzo «Noi quattro nel mondo» (bookabook), ha pubblicato nel 2023 la raccolta di racconti «Pretendi un amore che non pretende niente» (AUGH! Edizioni).

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