l rumore di qualche carretto di legno in lontananza, le voci indistinte del popolo curioso, l’aria fredda dell’inverno, una nuova alba che sta per colorare il cielo di Roma. Il rumore delle catene di un prigioniero, lo scoppiettio di un rogo che si accende e sale. Le fiamme che, prima del sole mattutino, illuminano i volti di frati incappucciati e della gente di piazza. È il 17 febbraio 1600 e su quel rogo, a Campo De’ Fiori, muore il filosofo Giordano Bruno.
Un fuoco accesso da menti scellerate e forse spaventate da un cambiamento che tuttavia non sono riusciti a fermare. Neppure potevano immaginare che quelle fiamme non erano la fine di nulla, ma la dirompente vittoria di un’era che […]
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