I migliori libri del 2023, secondo noi

16 minuti di lettura
I migliori libri del 2023

Gli ultimi giorni dell’anno sono sempre, inevitabilmente, un tempo di bilanci, sotto diversi aspetti. E i libri non fanno certo eccezione. Non è stato semplice selezionare i migliori libri pubblicati nel 2023 e abbiamo deciso, per ogni categoria, di scegliere i tre che più ci hanno colpito. Li riportiamo in questo articolo, in ordine puramente casuale. Siete d’accordo con la nostra selezione? Quali sono stati i migliori libri che avete letto quest’anno?

Narrativa italiana

«Giù nella valle» di Paolo Cognetti

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Nella valle scura ai piedi del Monte Rosa

«Come d’aria» di Ada d’Adamo

La bellezza, nonostante tutto. Potremmo forse riassumere con queste poche parole Come d’aria di Ada d’Adamo (acquista), romanzo vincitore del Premio Strega 2023 che ripercorre la storia di Daria, figlia dell’autrice. Benché dalle ecografie non sia mai emerso nulla di preoccupante, alla sua nascita Ada e il compagno Alfredo scoprono che la bambina ha una gravissima disabilità. Anni dopo, Ada – la cui vita è stata ormai totalmente ricalibrata in funzione di Daria – riceve una diagnosi di cancro che non le lascerà scampo. Ada d’Adamo muore pochi giorni dopo l’entrata del suo libro nella dozzina dei candidati al Premio Strega, ma la potenza di queste pagine le sopravvive, insegnandoci a non smettere mai di cercare la bellezza anche nelle situazioni che appaiono più disperate. — Francesca Cerutti

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Sono Ada, sarò D’aria

«Cose che non si raccontano» di Antonella Lattanzi

Tra i migliori libri dell’anno segnaliamo Cose che non si raccontano di Antonella Lattanzi (acquista), che racconta in prima persona il suo continuo tentativo di avere figli con una enorme sofferenza. Ma è la parola il leitmotiv principale, poiché lo scopo del libro è mostrare quanto sia importante raccontare perfino quelle cose che non si raccontano. La dimensione corporea è pregnante in tutta la narrazione, e da lettrice donna sembra di percepire il corpo, il dolore, il sangue. — Silvia Argento

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Il vero scopo della scrittura


Narrativa straniera

«Le schegge» di Bret Easton Ellis

Le schegge (acquista), ultimo romanzo di Bret Easton Ellis, è un’irresistibile avventura narrativa che mischia autobiografia e finzione e si propone come un atto di nostalgia dell’autore per la Los Angeles della sua giovinezza. Un libro magnetico che trascina con sé il lettore in una spirale sempre più profonda di paranoia e lo abbandona ad un interrogativo che non trova risposta. Qual è dunque il senso finale, la storia o l’abilità creativa celata nell’artificio letterario? — Costanza Valdina

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Frammenti di un’esistenza

«Le sette lune di Maali Almeida» di Shehan Karunatilaka

Vincitore del Booker Prize nel 2022, Le sette lune di Maali Almeida di Shehan Karunatilaka (acquista) fa luce sulla guerra civile singalese del 1990. Protagonista è il fotografo Maali Almeida, morto in circostanze misteriose e di conseguenza costretto a vivere nell’aldilà. Maali ha a disposizione sette lune – che qui indicano i giorni, invece che i mesi, come spiega un personaggio del romanzo – per mettersi in contatto con gli amori della sua vita Jaki e DD e rivelare loro dove si trovano le foto che potrebbero interrompere il conflitto civile. Ironico e assurdo come i romanzi di Kurt Vonnegut, Karunatilaka firma uno dei migliori libri del 2023 e ci racconta come ogni cambiamento e conflitto non fa altro che consolidare il potere di nuovi e vecchi oppressori, che cambiano tutto affinché nulla cambi. — Alberto Paolo Palumbo

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Sette lune per salvare lo Sri Lanka

«Lezioni» di Ian McEwan

Tra i migliori libri dell’anno non può mancare Lezioni (acquista) di Ian McEwan, suo capolavoro, in cui ci racconta l’avventura di un uomo attraverso il Novecento e al contempo delinea il ritratto storico di un’epoca, dalla crisi dei missili di Cuba alla pandemia da Covid. Quali sono, viene da chiedersi, le “lezioni” del titolo? L’interrogativo resta aperto: tra le molte, sicuramente resta importante quella sulla letteratura e su quale sia il suo ruolo nel farci comprendere meglio la nostra vita. — Michela La Grotteria

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Lezioni di vita, di Storia, di umanità


Esordi

«La sindrome di Ræbenson» di Giuseppe Quaranta

Fra i tanti esordi degni di nota di questo 2023, da segnalare è sicuramente La sindrome di Ræbenson di Giuseppe Quaranta (acquista), finalista all’ultima edizione del Premio Calvino. Psichiatra prestatosi alla letteratura, Quaranta racconta nella sua opera prima la storia di Antonio Deltito, uno psichiatra affetto da una strana sindrome che lo porta ad avere allucinazioni e problemi di memoria, oltre a essere incapace di morire di morte naturale. Dietro questa malattia, però, si cela un sofisticato confronto fra finzione e realtà dove il protagonista rielabora i ricordi del suo passato per vincere la morte e prolungare la vita dell’anima lasciando tracce – rielaborate – della sua esistenza. — Alberto Paolo Palumbo

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La malinconia dei coralli

«Operaprima» di Simone Salomoni

Se «l’arte serve a darsi fuoco», Operaprima (acquista) serve per ritrovare se stessi, tra piacere e dolore. Un romanzo ad alta tensione narrativa dove i confini tra salvezza e disumanità si fondono e si corrodono l’un l’altro fino a mostrare il loro lato tragicamente ossessivo e brutale. Nell’esordio di Simone Salomoni per Alter Ego Edizioni, tra i migliori libri dell’anno, si percepisce un ritmo tanto maturo e consapevole che è difficile definirlo un’opera prima. Dopo ogni pausa, il primo pensiero è: «Fino a qui tutto bene». — Serena Votano

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Tutta la verità, nient’altro che la verità

«La Malnata» di Beatrice Salvioni

«Con la Malnata non ci dovevo stare», ammette Francesca. Eppure esce di casa inventandosi mille scuse pur di raggiungere Maddalena, la Malnata, incurante dei pregiudizi della gente che la considera solo una portatrice di sventura. È, in realtà, l’amica geniale di cui abbiamo bisogno per non sopprimere il nostro desiderio di ribellione in un mondo di regole inviolabili. La Malnata di Beatrice Salvioni (acquista) è un romanzo che ha l’odore del fango del fiume Lambro e della brillantina in testa ai giovani balilla, il sapore delle ciliegie rubate e il gusto della libertà. — Serena Votano

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«Con la Malnata non ci dovevo stare»


Editoria indipendente

«1889» di Régis Jauffret

Un libro difficile quanto importante, che mostra le perpetue vessazioni ai danni della donna che partorì il Mostro per eccellenza del Novecento. Uscito per Edizioni Clichy, 1889 (acquista) di Régis Jauffret pone in risalto la storia di Klara Hitler, ridandole dignità in una Storia che ne ricorda solo il figlio. Un’opera necessaria, tra i migliori libri che il 2023 ci abbia donato. — Greta Mezzalira

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L’incarnazione del male

«Voladoras» di Mónica Ojeda

In questo 2023, l’editoria indipendente ha visto il ritorno di Mónica Ojeda con Voladoras (acquista), raccolta di racconti edita come sempre dai tipi di Polidoro Editore. I personaggi ritratti in questi racconti di Ojeda sono tutti alle prese con violenze subite nel passato, con la perdita e con un rapporto difficile col proprio corpo. Voladoras non fa altro che ritrarre “la vita prima del linguaggio”: dà voce alle ferite del corpo, all’orrore e alla morte perché proprio questi elementi permettono un contatto autentico con se stessi e gli altri, una comunicazione con il mondo e la rigenerazione della vita, che passa proprio attraverso il riconoscimento del dolore e dell’orrore come fondamenti della stessa. — Alberto Paolo Palumbo

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La vita prima del linguaggio

«Amico mio» di Gianmarco Perale

Se c’è una domanda a cui non è sempre facile trovare una risposta è: «Cos’è l’amore?», soprattutto se si ha tredici anni e qualche difficoltà nel gestire le emozioni. Nel caso di Amico mio di Gianmarco Perale (acquista), edito da NN Editore, la domanda del lettore sarà però: «Quand’è amicizia e quand’è ossessione?». Un romanzo che racconta un’amicizia assoluta, quella tra Tom e il suo compagno di classe Poni: un legame a metà tra l’ossessione e, forse, l’amore. — Serena Votano

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Le buone e le cattive intenzioni di un amico


Poesia

«Pane del bosco» di Chandra Candiani

In Pane del bosco (acquista) Chandra Candiani esplora ancora di più i temi a lei già cari nelle sue opere precedenti: il silenzio, il respiro, la natura e il suo ruolo apotropaico, il principio di impermanenza, la vicinanza dello spirito animale. Con dei versi che hanno ormai imparato a farsi mezzo del mutare delle stagioni e che hanno come fine la descrizione di un sentire ormai scevro da qualsiasi “io”, Chandra Candiani raggiunge con quest’opera – tra i migliori libri di poesie dell’anno – una cifra stilistica consolidata regalandoci versi di straordinaria bellezza e raffinatezza, perfetti per una fuga dalla città e un’immersione sensoriale nella natura più incontenibile. — Ester Franzin

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Il bosco come medicamento

«Babajaga» di Gaia Giovagnoli

In questo 2023 abbiamo assistito anche alla nascita di iniziative editoriali per poeti Under 35, come la collana “Obtortocollo” di Industria & Letteratura, curata da Riccardo Frolloni e inaugurata da Babajaga (acquista) di Gaia Giovagnoli. La poeta romagnola racconta nei suoi versi una storia ambientata in un tempo sospeso dove fiaba e contemporaneità si incontrano. La storia di Babajaga è quella di una donna abbandonata dal proprio amato, un eroe che, finito il suo percorso iniziatico nell’amore per la strega e la donna, l’abbandona senza mostrarle segni di gratitudine, bensì lasciando tracce di un’assenza difficile da colmare. In questa sua nuova silloge, Giovagnoli affronta un destino di assenza e abbandono. La Babajaga dei suoi versi si confronta con esso attraverso il ricordo, tessendo una tela di oggetti logori, cocci e macerie che rendono possibile la convivenza con il dolore e l’assenza, perché in fondo, se non si può recuperare fisicamente quanto perduto, lo si può fare attraverso la memoria. — Alberto Paolo Palumbo

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Una Penelope tessitrice di assenze

«Piccole pietre» di Mario Falcone

Uscito per i tipi della Feluca Edizioni, Piccole pietre di Mario Falcone rappresenta un testo unico nella sua produzione. Lo stile unito alla scrittura filmica, tipica dell’autore, produce una immedesimazione diretta dei luoghi e dei sentimenti vissuti, come se fossero delle micro storie dentro cui rispecchiarsi. Falcone, inoltre, dona al lettore una lucidità impressionante nell’affrontare determinate tematiche, alternando ricordi di persone importanti, riflessioni profonde e momenti di serena felicità. — Federico Ferrara

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L’esistenza segnata dalle piccole pietre

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Redazione MM

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Siamo una squadra di ragazze e ragazzi che prova una passione a dir poco travolgente per la letteratura. Come una dirompente eruzione vulcanica.

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