«Monotone Blue»: un gatto e una lucertola raccontano l’adolescenza

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Monotone Blue

Monotone Blue, ultima opera di Nagabe recentemente pubblicata da J-POP (2022), è un volume unico che attirerà subito la vostra attenzione a livello grafico. Il tratto di Nagabe delinea personaggi e ambientazioni uniche, delicate ma potenti al tempo stesso. Salta subito all’occhio la costruzione visiva dei personaggi, non semplicemente animali antropomorfi, ma quasi il contrario, umani “animalizzati”.

Il piccolo universo creato da Nagabe ricalca in parte l’immaginario disneyano, e ancor di più il mondo tra animale e umano di Blacksad, qui unito ai tratti più tipici del manga e a una storia sull’adolescenza (ma non necessariamente indirizzata solo ad adolescenti) ambientata tra i banchi di scuola. Il blu, colore portante a partire dal titolo, spicca in copertina, mentre le pagine interne sono caratterizzate dal bianco e nero.

«Monotone Blue»: la trama

Hachi è un gatto – bipede, umanizzato, ben vestito nella sua uniforme scolastica – e vive una vita di monotonia che niente riesce a spezzare. Durante le lezioni dorme, non è interessato a nessuna materia e il tempo sembra scorrere senza un senso. A scombussolare i pensieri (e forse anche gli ormoni) di Hachi è l’arrivo a scuola di Aoi, una lucertola timida, impaurita, inserita in un mondo di animali ben diversi, bestie come cani e gatti, che non comprenderanno subito alcune sue caratteristiche, come le sue squame o le difficoltà nel regolare la temperatura corporea.

Aoi tiene poi costantemente nascosta la sua coda, che Hachi vedrà per sbaglio dopo la scuola: una coda di un blu brillante, capace di catturare l’attenzione del gatto e spezzare la monotonia delle sue giornate. Hachi prometterà di non raccontare a nessuno della coda, motivo di imbarazzo per la lucertola, ma in cambio Aoi dovrà mostrargliela ogni pomeriggio dopo la scuola. I due stringono quindi un’amicizia segreta dove, pian piano, Aoi si aprirà e farà emergere i suoi dolori e traumi passati, oltre a raccontare il motivo della sua reticenza nel mostrare la coda e nell’inserirsi senza paura nel contesto scolastico.

Un’allegoria di umani animalizzati

Gli animali, come da tradizione, sono in Monotone Blue allegorie dell’essere umano e sviluppano quindi emozioni e comportamenti analoghi, in questo caso, all’adolescente medio. Le caratteristiche intrinseche delle singole specie rafforzano poi questo legame allegorico: Hachi è un gatto attratto dalla coda di una lucertola, il simbolo di un cacciatore accostato alla sua preda, ma anche di due personalità, identità completamente diverse, alla ricerca di comprensione, di un delicato equilibrio. La preda diventa poi anche preda del desiderio: l’attrazione di Hachi per la coda di Aoi rimanda alla sfera erotica in modo indiretto ed è quindi possibile intravedere tra le vignette anche il tema della scoperta di sé e della propria sfera sessuale, molto verosimile nel contesto dell’adolescenza.

L’unico neo della storia

Il gioco del carnefice-vittima, del gatto audace e insistente e della lucertola timida e reticente – e quindi degli opposti che si attraggono proprio in quanto estremamente contrastanti – è interessante ma, così sviluppato, va a sostenere un esempio di relazione dai toni tossici, unico vero neo della narrazione. Hachi fa di Aoi quel che vuole: non rispetta la distanza fisica, in qualche modo ricatta la lucertola e la considera una sua proprietà, mostra momenti di alta gelosia e possessività e arriva a gesti violenti che non lasciano dubbi sugli aspetti più dannosi della relazione. Il gatto che gioca con la lucertola, certo, ma quest’ordine naturale delle cose stride nella rappresentazione di una relazione d’affetto, a maggior ragione tra adolescenti.

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Aoi sembra superare in fretta gli atteggiamenti invadenti, egoisti e aggressivi di Hachi – ben celati dietro la “maschera” di un tenerissimo gatto annoiato dalla vita – in un finale di “conversione” che si risolve troppo in fretta e che costituisce l’unico grande punto debole di una storia ben costruita. Parlare di relazioni non idilliache, di sbagli e dinamiche nocive è necessario, ma questi temi non dovrebbero essere lasciati cadere o restare semi-irrisolti, con il rischio di veicolare modelli nocivi a cui non viene però data una risoluzione o una via di fuga concreta.

Diversità e discriminazione

Tra gli altri grandi temi toccati dal volumetto, spicca la discriminazione: Aoi non è un mammifero e si sente per questo diverso dagli altri, tanto da essere vittima di bullismo e non riuscire a integrarsi, ad aprirsi serenamente con i suoi compagni. Non è presente alcuna forma di discriminazione per la storia d’amore tra i due personaggi maschili, anzi, il tema passa in sordina e si pone quindi con estrema naturalezza proprio per questo motivo: non dà scandalo e si inserisce in modo non macchinoso nella storia, così come dovrebbe essere. La discriminazione è semmai razziale: la coda di Aoi, simbolo della diversità, viene tenuta nascosta, anche per evitare di ripercorrere traumi passati, per diventare poi elemento non di diversità, ma semmai di peculiarità, di bellezza unica del singolo individuo. La discriminazione razzista, ben sviluppata attraverso il mondo animale e le sue diverse specie, viene quindi accompagnata da un messaggio di inclusione costruito sul valore del supporto reciproco, della fratellanza, del rispetto oltre le diversità, motivo anzi di arricchimento.

Monotone Blue (acquista) è quindi una breve storia che lascia spazio per una continuazione futura proprio grazie alla creatività del mondo costruito: le personalità e le dinamiche relazionali sono ben delineate e lasciano spazio a diversi sviluppi futuri, mentre i ritratti si basano su un grande impatto visivo, in disegni eleganti, di grande dolcezza e delicatezza e con un grande realismo nel ritrarre l’ambientazione scolastica grazie a pochi dettagli ben mirati.

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