Primo amore (Bloom nella versione originale) è un’opera per ragazzi recentemente pubblicata da Il Castoro, scritta da Kevin Panetta e illustrata da Savanna Ganucheau. Il graphic novel riprende aspetti tipici del romanzo di formazione, inserendo alcuni elementi di attualità sia nella trama che nello stile, a partire dalla scelta di raccontare questa storia a fumetti fino alle diverse personalità e identità ritratte.
«Primo amore»: la trama
Il liceo è finito e Ari Kyrkos ha grandi progetti per il futuro: sogna di trasferirsi in una grande città, Baltimora, per inseguire il desiderio di vivere di musica. A supportarlo, la sua band, fatta di ragazzi che, in fase di crescita, guardano con ambizione e coraggio al futuro. Ma al tempo stesso i genitori di Ari sembrano frenare i suoi grandi sogni di gloria, riportandolo alla vita quotidiana. Proprietari della panetteria di famiglia, i Kyrkos, e in particolare il padre di Ari, vorrebbero il figlio con loro per essere aiutati nella dura gestione del forno, che purtroppo ha visto tempi migliori e rischia di chiudere.
A unire Ari alla panetteria sono anche le sue origini greche, che lo riportano a profumi e ricette d’infanzia da cui vorrebbe in parte fuggire, ma a cui in parte si sente ancora legato. Se Ari da bambino adorava infatti lavorare in cucina con il padre, immaginando di seguire la sua strada e portare avanti l’attività, vediamo pian piano i sogni del ragazzo sbiadire e trasformarsi in qualcosa di diverso.
Storia di una ribellione adolescenziale
Troviamo quindi una rottura con la propria famiglia e le proprie origini tipica dell’adolescenza: la ridiscussione di sé avviene proprio attraverso il contrasto con l’identità, la routine e i bisogni dei propri familiari. Il desiderio di diventare una star della musica sembra il più lontano possibile dall’essere un “semplice” panettiere di quartiere, come i suoi vorrebbero. Il sogno d’infanzia di Ari, la cucina, viene meno e il ragazzo non può fare altro che mettersi in discussione e osservarsi durante la sua trasformazione da bambino a uomo, che vede scomparire alcune passioni, forse per ribellione, forse per una lenta presa di coscienza.
Come sfuggire quindi dagli obblighi imposti dai genitori? Ari elabora uno stratagemma che – pensa – gli permetterà di trasferirsi fuori città: pubblica un annuncio di lavoro per la panetteria dei genitori, così da trovare un sostituto. Tra i candidati si presenta Hector, un ragazzo della sua età, samoano, con una grande passione per la panetteria e la cucina. Hector sembra avere tutto quel che Ari non ha: amore per il mestiere, allegria, sicurezza di sé. Ad Ari, un “adolescente in pieno”, viene quindi accostato un coetaneo per certi versi già adulto. I due diventano subito speculari e la positività del nuovo arrivato sottolinea ancora di più l’immaturità, l’impulsività, il velato egoismo, l’indecisione costante di Ari, tratti che lo rendono succube, degli amici e della sua stessa vita, e preda degli eventi.
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Nonostante alcuni colpi di scena negativi utili per mettere in moto la narrazione a più riprese, Hector sarà una presenza benefica e positiva nella vita di Ari: con Hector il protagonista riscoprirà il piacere delle piccole cose, la gioia di impastare e cucinare, la spensieratezza infantile dimenticata in adolescenza, e soprattutto l’orgoglio di essere se stesso, di lasciarsi andare a emozioni e sentimenti repressi.
Un romanzo di formazione
Il romanzo grafico si basa su una trama molto comune, che riprende varie dinamiche e formule chiave delle narrazioni per e sull’adolescenza: il ragazzo insicuro; un paesino troppo stretto da cui scappare; l’amore che sboccia piano durante l’estate; dei genitori che in apparenza non sanno comprendere il figlio; le insicurezze della crescita; i sogni impossibili da ridimensionare. Ad arricchire l’opera troviamo qualche elemento più particolare nella caratterizzazione dei personaggi e dello scenario, come le origini greche di Ari, che riecheggiano nella narrazione e portano elementi nuovi e sconosciuti, come le ricette. Anche l’ambientazione nella panetteria si dimostra una buona alternativa al classico setting scolastico.
Anche lo stile particolare delle illustrazioni di Ganucheau rende il graphic novel unico: le tinte blu/verdi richiamano sia lo scenario estivo, sia le emozioni di Ari, un mare aperto in cui perdersi, mentre i tratti che danno forma ai personaggi sono tanto semplici quanto delicati e incisivi.
I tanti ingredienti della storia
Ari è quindi sensibile e spesso passivo di fronte alle dinamiche che complicano, ma al tempo stesso danno forma, alla sua vita. Alla fine dell’opera ne esce probabilmente cresciuto, anche se la sua maturazione non viene delineata a puntino, come a lasciare aperta la trama verso nuove avventure. Il libro non si chiude del tutto, non arriva a una vera e chiara risoluzione, lasciando qualche dubbio finale. Proprio la trama si delinea in modo un po’ zoppicante: alcuni eventi vengono narrati con lentezza, altri di corsa, mentre alcuni salti temporali non mostrano chiaramente i fatti accaduti.
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Il titolo italiano si focalizza poi soprattutto sull’amore, ma questa sottotrama prenderà veramente piede solo verso la fine, senza essere poi sviluppata nel dettaglio, per lasciare spazio a molti altri elementi che il titolo originale Bloom (la fioritura, lo sbocciare) forse include meglio. Ci si chiede quindi, arrivati alla fine, quale sia il focus principale della storia, attorno a cui costruire poi dinamiche secondarie: la crescita del protagonista? La relazione con la famiglia? L’amore? Gli amici? Tutti questi importantissimi ingredienti vengono mescolati in una storia realistica e coinvolgente; eppure, non tutti sembrano dosati al meglio nella costruzione della trama, che a volte salta da una questione all’altra in modo non troppo fluido. Ognuno di questi elementi fa però parte della nostra vita e può quindi dare un importante specchio in cui identificarsi, punto forte dell’intera opera.
Il romanzo grafico richiama chiaramente il più celebre Heartstopper, e allo stesso modo riesce a costruire una storia di crescita su più livelli, senza che però questi siano così ben armonizzati e universali. Al di là di questo, Primo amore (acquista) è una storia semplice ma efficace, graficamente accattivante ed emozionante. Sa inoltre cogliere diverse sfumature identitarie e aprirsi a un’intersezionalità sempre più ricercata in letteratura e più in generale nelle narrazioni, indirizzandosi a un pubblico ampio, tra cui appunto gli adolescenti, che si rivedranno in queste pagine di amicizia, amore, crescita.
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