L’istinto ribelle delle ragazze perbene

«Ragazze perbene» di Olga Campofreda

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«Ragazze perbene» di Olga Campofreda

Nelle città di provincia le ragazze perbene si assomigliano tutte, ma è un’etichetta che Clara proprio non sopporta. Ragazze perbene di Olga Campofreda (NN Editore, 2023), è la storia di una donna, Clara, che per sottrarsi a un futuro già scritto si trasferisce a Londra. Il matrimonio della bellissima cugina Rossella – compagna di giochi d’infanzia – la riporta però a Caserta. Il mondo da cui è fuggita è di nuovo davanti a sé, esattamente come lo aveva lasciato: una vita di plastica.

Le ragazze perbene della città di provincia hanno i capelli in ordine e la camicia stirata; all’interno dei loro armadi c’è un poster di Leonardo DiCaprio o di Nick Carter; nei loro diari scolastici ci sono frasi di canzoni scritte a penne colorate e una foto rubata di quel ragazzo conosciuto in estate.

Ragazze perbene s’inserisce nel filone letterario degli spatriati, citando l’autore Mario Desiati (Premio Strega 2022): «La storia intensa e lieve di un’anima libera che riconosce le proprie ferite e non ha paura di cambiare».

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La vita da copione delle ragazze perbene

Per raccontare questo romanzo potremmo seguire due binari, di cui il primo segue le vicende delle due cugine: Clara e Rossella. Entrambe sono cresciute nella stessa famiglia, ricevendo la medesima educazione, eppure una sceglie di portare avanti la tradizione delle ragazze perbene (studia, si sposa, crea una famiglia) e trova il suo posto nella una gabbia dorata che è il destino della vita in provincia, mentre l’altra segue l’istinto ribelle lontano dalla storia della sua famiglia. Oppure, potremmo raccontare questa storia attraverso due città: Caserta, dove tutto inizia e finisce, dove la felicità è un desiderio di plastica, semplice e fragilissimo; e Londra, città della devozione a sé stessi.

La storia è quella di Clara che a soli vent’anni, valigia in mano, è partita per Londra lasciandosi alle spalle Caserta. È “la città vicino Napoli”, la città della famosa reggia. Ma è anche una città «in cui tutto quello che si fa esiste principalmente perché se ne parli». Lavora come insegnante d’italiano per stranieri e torna dalla sua famiglia solo per le feste comandate o altre rare eccezioni. Una di queste è il matrimonio della cugina Rossella. 

La donna, secondo il copione da ragazza perbene, sta per sposare Luca, il suo fidanzato storico. Mentre la famiglia è impegnata con i preparativi del matrimonio, un inconveniente apre una crepa nella storia meravigliosamente perfetta: Rossella scompare senza lasciare tracce. E Clara cercherà di rimettere insieme i pezzi del presente e del passato di Rossella. «I segreti mai rivelati sono segreti ben custoditi», e non si lasciano appassire sotto il peso della moralità.

Clara si ritrova immersa nel mondo che si era lasciata alle spalle, osservatrice (mai giudicante) di un destino specchio di una femminilità fatta di rinunce, seconde vite e desideri nascosti.

Le donne della mia famiglia sono boccioli di rosa selvatica a cui è stato imposto di fare i gerani. È stato così anche per me e per Rossella. Come gerani siamo state curate per essere esposte sui balconi di casa, sotto lo sguardo dei vicini, a esaltare il buon nome dei nostri padri.

Essere una ragazza perbene non vuol dire essere una brava ragazza, significa scegliere di lasciarsi etichettare, incastrare nel puzzle di infelicità che è la vita di facciata, eccezionale e perfetta come un’illusione.

In fuga da un’etichetta di plastica

Ragazze perbene riporta a galla le fotografie, le cassette VHS, i bigliettini e i diari scritti con in sottofondo la musica di MTV. E forse è proprio attraverso le parole delle canzoni di Britney Spears che l’autrice ripercorre l’educazione sentimentale delle ragazze cresciute negli anni Novanta: ragazze per cui il desiderio si consuma nell’attesa e nella distanza. Lei si avvicina, lui sfugge, lei si allontana ma vorrebbe passare tutta la notte insieme a lui. Le discrete passioni delle ragazze perbene non erano altro che opachi impulsi da tenere nascosti, frutto di una cupidigia di cui avere paura. Le ragazze perbene non si lasciano andare a desideri travolgenti. Ma allora dov’è il rischio d’amare? Clara cerca la libertà e la trova nella solitaria strada verso Londra, in una vita da riscrivere secondo le proprie regole.

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«Nella grande città ricordarsi di essere fatti di corpo è l’unico modo per non scomparire del tutto». Ed è proprio a partire dal proprio corpo che Clara impara a conoscersi. Attraverso le app di dating Clara incontra persone diverse, intesse legami, si lascia andare al desiderio inedito e trova una nuova personale definizione di amore.

Dopo Simone de Beauvoir e Annie Ernaux, Olga Campofreda riscrive una storia di ribellione alle proprie radici, con rispetto e senza paura. Ragazze perbene (acquista), primo volume scritto da un’autrice italiana a rientrare nella neonata collana Le fuggitive di NN Editore, è un romanzo consigliato a chi si è liberato delle aspettative di un mondo di plastica e delle personali etichette per rincorrere sogni incerti ma reali. Dedicato a chi ha trovato il coraggio di fuggire per scoprirsi davvero.

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Serena Votano

Serena Votano, classe 1996. Tendenzialmente irrequieta, da capire se è un pregio o un difetto. Trascorro il mio tempo libero tra le pagine di JD Salinger, di Raymond Carver, di Richard Yates o di Cesare Pavese, in sottofondo una canzone di Chet Baker, regia di Woody Allen.

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