Amare per obbligarsi a scrivere

«Il ragazzo» di Annie Ernaux

4 minuti di lettura
Il ragazzo

Di alcuni amori è difficile liberarsi, è bello pensare che questi restano sulla pelle come un profumo di cui le persone intorno non hanno alcuna percezione. Ed è normale, negli anni, ripensare a quel legame come a un ricordo dolceamaro. Leggere Annie Ernaux provoca lo stesso effetto: con la sua prosa asciutta descrive la delicatezza e lo struggimento della straordinaria vita comune.

Il ragazzo (L’Orma editore, 2022) rappresenta l’ennesimo tassello nel mosaico autobiografico che compone l’opera di Annie Ernaux. Pubblicato poco dopo la consacrazione a Premio Nobel per la letteratura 2022, ripercorre il trasporto e la scandalosa passione di una storia d’amore con uno studente, avvenuta cinque anni prima.

Spesso ho fatto l’amore per obbligarmi a scrivere.

Lui le scrive da un anno, desidera incontrarla, e alla fine lei ha accolto l’invito. La donna ha 54 anni, lo studente ne ha quasi trenta in meno. Si vedono nel week-end a Rouen, la città dove anche lei era stata studentessa. Ogni venerdì va da lui, e lì resta fino al lunedì. Fare l’amore, comprende la protagonista, può essere «qualcos’altro rispetto al soddisfacimento più o meno dilatato del desiderio. Essere una sorta di continua creazione».

«Il ragazzo»: storia di un amore, folle e irrazionale

La relazione con il giovane A. è un modo che l’autrice ha di accedere a qualcosa di più ampio del ricordo personale, trovando materiale per raccontare la società. Lui ha un fervore per lei che non aveva avuto nessun amante. Diventa, per lei che oramai è una borghese, un’incarnazione del passato: la sua infanzia e la vita da studentessa, il suo matrimonio, l’aborto clandestino. La differenza di età è una seconda possibilità di rivivere la giovinezza con una consapevolezza diversa. A sua insaputa, A. l’aiuta a iniziare un libro che non aveva il coraggio di scrivere. Le restituisce la libertà mentre la donna si lascia andare al piacere di «scrivere la vita».

Il ragazzo è un romanzo breve, eco dello scandalo suscitato con Passione semplice, la storia di una tormentata e ossessiva relazione con un uomo sposato.

Annie Ernaux si spoglia di ogni difesa e parla di un amore, folle e irrazionale, che la società giudica “sbagliato”: perché un uomo può avere una relazione con una donna più giovane senza suscitare ilarità o sguardi di rimprovero, mentre una donna che sta con un ragazzo che potrebbe essere suo figlio viene guardata con disapprovazione?

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Quanti amori restano incastrati in una canzone, in un luogo, un oggetto che anche a distanza di anni è in grado di offrire le stesse emozioni di un tempo? E quante volte, ancora, avviene anche con un brutto ricordo? Immagini, pensieri, gesti, sensazioni, sentimenti che restituiscono importanza ai dettagli. Alla scrittura. Riparo e conforto.

Il ragazzo (acquista), seguito da tre discorsi (sulla scrittura, sulla libertà della donna e sull’infanzia), è una storia consigliata a chi non ha mai dimenticato, e ha ancora voglia, di lasciarsi andare a un amore sbagliato ma semplicemente destinato a essere.

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Serena Votano

Serena Votano, classe 1996. Tendenzialmente irrequieta, da capire se è un pregio o un difetto. Trascorro il mio tempo libero tra le pagine di JD Salinger, di Raymond Carver, di Richard Yates o di Cesare Pavese, in sottofondo una canzone di Chet Baker, regia di Woody Allen.

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