Il libro che sta facendo impazzire il mondo, riscoperto in questi ultimi mesi grazie al “BookTok“, ovvero gli account riguardanti il mondo dei libri su TikTok, è La mascella di Caino. Potevamo esimerci dal parlarne? Ovviamente no.
L’immenso successo che ha acquisito dall’inizio del 2022 ha fatto sì che venisse nuovamente pubblicato per Mondadori, nella collana Omnibus, ed è disponibile in tutte le librerie da questo marzo. Ma cosa si nasconde dietro questo libro? Quanti e quali misteri racchiude?
«La mascella di Caino»: più di un enigma
Per chi non avesse ancora sentito parlare di quest’opera, La mascella di Caino è un giallo composto da 100 pagine. Il problema è che l’ordine è posto alla rinfusa e ogni pagina termina con un punto. La prefazione recita che bisogna essere «certi che esiste un ordine inevitabile, quello in cui sono state scritte le pagine» e soprattutto che «questo enigma è estremamente difficile e non adatto ai deboli di cuore».
Ogni pagina può essere tagliata e contiene una piccola sezione per le annotazioni. Come in un caso degno di Sherlock Holmes, potremmo togliere tutte le pagine e creare una bacheca sul muro, con tanto di fili per connettere ogni pagina.
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L’autore e il traduttore
Ma chi ha creato questo strano ed intrigante meccanismo? Il libro viene firmato con il nome di Torquemada: un nome che è già un programma. Di fatto, questo nom de plume può riferirsi a diversi spunti: la traduzione di “tormento” o un riferimento all’Inquisizione spagnola, di cui fu a capo il domenicano spagnolo Tomás de Torquemada.
Non è, invece, un mistero chi si celasse questo nome. Fu Edward Powys Mathers (1892-1939) a scegliere questo pseudonimo per pubblicare La mascella di Caino. Critico letterario, traduttore di Le mille e una notte, divenne ben presto un grande appassionato delle parole crociate, gioco da poco inventato negli Stati Uniti d’America. L’unico problema fu che sia Mathers che il resto degli inglesi trovavano estremamente semplici le definizioni americane e desideravano sfide ben più interessanti.
Mathers prese di petto la situazione e cominciò a scrivere e pubblicare definizioni ben più complesse, che richiedevano una preparazione intellettuale maggiore rispetto a quelle americane. La sfida, però, non era abbastanza ed ecco l’idea. Dall’ispirazione che trasse da Le mille e una notte, Mathers – o in questo caso Torquemada – scrisse il Torquemada Puzzle Book, successivamente noto come La mascella di Caino (titolo originale Cain’s Jawbone).
E riguardo i traduttori? Una sorta di Anonymous editoriale, il libro è stato tradotto da The Crime Badger, un collettivo – o forse no – di traduttori che non desiderano svelare la loro identità. Nessuno sa chi siano, nessuno sa quanti siano, in onore del mistero che circonda quest’opera.
«La mascella di Caino»: perché leggerlo?
Ci sono tanti motivi per cui voler comprare quest’opera. Il senso di sfida, un obiettivo da raggiungere, il desiderio di uscire da una comfort zone, seguire un bel consiglio e affrontare una prova particolare. Ma ovviamente sappiamo tutti che non è questo il caso, o almeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Difficile, estremamente affascinante, curioso caso editoriale, La mascella di Caino (acquista) è stato risolto soltanto tre volte dalla sua prima pubblicazione nel 1939. Il premio originale consisteva in 15 sterline, ma a oggi il premio si è fatto più consistente. In palio ci sono 500 euro, disponibili in una Gift Card da spendere sul sito del Mondadori Store.
Come partecipare? Nel libro si troverà una scheda di concorso da compilare, scrivendo anche come si è arrivati alla conclusione, unendo le vittime ai giusti assassini e inserendo il giusto ordine delle pagine. È possibile inviare la propria scheda dall’1 marzo 2022 all’1 novembre 2022. Il regolamento completo è disponibile sul sito Mondadori.
E allora? Buona fortuna!
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