Un racconto di formazione e amicizia

«Un tè con gli spiriti» di Reimena Yee

6 minuti di lettura
«Un tè con gli spiriti» recensione romanzo di Reimena Yee

Un tè con gli spiriti di Reimena Yee, autrice e illustratrice malesiana, è da poco arrivato in Italia, pubblicato da Tunué. Si tratta di un romanzo grafico che racconta il delicatissimo passaggio dall’infanzia alla prima adolescenza: un momento di cambiamento, crescita, trasformazione improvvisa e personale. Così personale che questo periodo diventa spesso il momento di allontanamento dagli amici e dalle amiche d’infanzia: si cresce a velocità diverse, si sviluppano interessi differenti, si guarda indietro con malinconia ma con la voglia di diventare grandi, e le amicizie si rompono, diventano solo un bel ricordo. Tanto quelle vere, quanto quelle immaginarie. Di questo tema hanno già parlato molti libri, dai romanzi ai fumetti, ma Un tè con gli spiriti porta una nuova luce al romanzo (grafico) di (pre)formazione.

«Un tè con gli spiriti»: il potere dell’amicizia

Lora, la protagonista 12enne, è fan dei racconti dell’orrore e si sta avvicinando all’adolescenza, più con paura che con entusiasmo. Il gruppo intorno a lei cambia: Lora si sente esclusa, non trova più punti di contatto con i coetanei e questo la porta ad isolarsi e a rifugiarsi nella fantasia. Da un lato, c’è il desiderio di crescere, di dire addio all’infanzia come i suoi amici; dall’altro, la paura di lasciarsi troppo alle spalle, di dimenticare, di cambiare. Proprio in un momento di solitudine, quasi per gioco, Lora evoca Alexa, il fantasma di una bambina con cui – nonostante provenga da un periodo culturale diverso, gli anni Settanta – avrà molto da condividere.

Leggi anche:
Primi amori e non solo

Alexa è sia un’amica immaginaria sia un vero e proprio fantasma. La sua presenza è di grande supporto: Alexa incoraggia Lora a buttarsi, a sperimentare nuovi contesti che, da fuori, possono sembrare paurosi (molto più di un racconto horror!), come per esempio un pigiama party.

Non mancano i momenti divertenti che richiamano l’infanzia o la preadolescenza della maggior parte di noi. Racconti di paura al lume di una torcia, la ricerca di strane apparizioni e del supernaturale all’interno del quotidiano, il pettegolezzo tra gruppi, le corse in bici, lo scambio di messaggi (e la bizzarra relazione tra un fantasma degli anni Settanta e un tablet), i litigi tra amici e il momento della pace. Accompagnata dall’amica, Lora si avvia fiera verso una nuova fase della vita che accetterà senza mai dimenticare il passato, senza mai lasciare andare davvero i suoi amici immaginari e la sua fantasia.

Leggi anche:
«Monotone Blue»: un gatto e una lucertola raccontano l’adolescenza

Un tè con gli spiriti non è solo la storia di Lora: anche il personaggio di Alexa viene ben approfondito e ci offre una nuova prospettiva sul tema. Dalla sua morte, la bambina immaginaria/fantasma accompagna nella crescita i suoi amici ‘in carne ed ossa’, incoraggiandoli verso l’ignoto dell’età adulta, un’età che però lei, bloccata in un’infanzia perenne, non potrà mai esplorare. Di Alexa conosciamo, pagina dopo pagina la storia, le difficoltà, le amiche – e anche in questo caso sarà proprio l’amicizia, la sorellanza più lontana nel tempo, a spingerla verso una nuova fase ‘di vita’, superando la paura di lasciare indietro qualcosa.

Un colorato vortice narrativo

Oltre alla storia, semplice ma non banale, divertente e commovente allo stesso tempo, Un tè con gli spiriti colpisce per i disegni, anche in questo caso di grande semplicità e proprio per questo molto evocativi. I colori pastello richiamano l’infanzia e ci aiutano, mentre leggiamo, ad immaginarci – o in alcuni casi ricordarci – nei panni di Lora, in quella fase di mezzo che quasi tutti abbiamo sperimentato.

Le tinte richiamano i colori dell’autunno e di Halloween, e quindi del mondo degli spiriti, ma anche un universo cartoon (che si ispira non solo ai grandi classici occidentali, ma anche, per esempio, allo Studio Ghibli) fatto di un vortice di colori che avvolgono chi legge e lo trasportano nell’universo narrativo grazie a piccoli dettagli ben funzionali alla narrazione. Ogni pagina del romanzo grafico è arte: dalle immagini a doppia pagina alle decorazioni poste negli interstizi, tra una vignetta e l’altra, che fanno comprendere la cura estetica dell’opera.

Un tè con gli spiriti (acquista) è quindi una storia per ragazzi, ma non solo: immergendovi nel mondo di Lora e Alexa troverete l’occasione preziosa per ripensare al passato, per riabbracciare delle sensazioni bambine, per tornare a credere nel potere dell’amicizia, ad ogni età.

Segui Magma Magazine anche su Facebook e Instagram!

Lascia un commento

Your email address will not be published.