Trovare se stesse tra le vie di Genova

«Fuga dal Paradiso» di Sara De Martino

8 minuti di lettura

Fuga dal Paradiso (2024) di Sara De Martino è un romanzo per ragazze e ragazzi edito da Piemme, per la collana Battello a Vapore. Ambientato nella caotica e vivace Genova degli anni Cinquanta, il racconto ci accompagna dal porto fin su per i vicoletti, fino a raggiungere la casa di Lilli e conoscere la sua famiglia. Lilli è una ragazzina come tante: ancora troppo piccola per essere adulta, già troppo grande per essere bambina, la protagonista all’inizio del libro deve ancora ben comprendere la sua identità e trovare il suo posto nel mondo. Considerata una ‘maschiaccia’ rispetto alle sue sorelle, Lilli si sente soffocare tra le mura domestiche e vorrebbe dare voce al suo spirito esplorativo, alla sua voglia di conoscere quel che si cela nelle vie della città e, forse ancor di più, in se stessa.

Ida e i Randagi

L’incontro casuale con Ida è la svolta della narrazione. Ida è una giovane delinquente che vive con la sua banda di Randagi: così è chiamato il gruppo di bambini e ragazzi che, come lei, vivono di espedienti, spostandosi da un’abitazione all’altra, al servizio di una donna perennemente (e falsamente) incinta di nome Salomè. La conoscenza di Ida segna Lilli già dal primo sguardo: Ida potrebbe sembrare un maschio e, fatto straordinario per l’epoca, è una ragazza che porta abiti maschili, tra cui i pantaloni. Stupita tanto dall’aspetto, quanto dall’indole di Ida – e forse ammaliata da qualcosa di più, che prenderà forma lentamente tra le pagine – Lilli si lascerà catturare dal fascino di una libertà fino a quel momento nemmeno sognata.

Con i Randagi, la ragazza si avventura in diverse imprese che si snodano in una Genova tratteggiata nel dettaglio, in modo evocativo e al tempo mai eccessivo, sempre funzionale alla narrazione e mai d’intoppo della scia degli eventi. La scrittura aiuta chi legge ad addentrarsi tra le vie della città grazie a uno stile molto cinematografico, che con grande facilità incoraggia i lettori a visualizzare tanto il paesaggio, quanto le protagoniste che lo esplorano.

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«Fuga dal Paradiso»: una storia di sorellanza

Il romanzo mette in scena tanti temi, tra cui quello della fluidità delle norme di genere. Lilli inizialmente sembra andare pian piano verso una sorta di ‘mascolinizzazione’, indossando come Ida degli abiti maschili per non farsi riconoscere durante i furti. L’atto di ‘vestire i panni dell’altro’, sia in senso letterale che metaforico, diventa un modo per sperimentare nuove prospettive e percezioni.

Lilli, con i suoi nuovi pantaloni, può dare una nuova forma alla sua identità, una forma che dall’abito investe e plasma la sua persona. Ida, al contrario, nel corso della storia sembra scoprire via via una nuova femminilità, una vanità inaspettata. I personaggi del romanzo sono verosimili proprio perché sono in continua evoluzione, perché si influenzano a vicenda e si supportano nel loro percorso di crescita. Non ci sono quindi norme fisse o identità piatte, ma continui modi di sperimentare il proprio essere, esattamente come accade al di fuori dei libri, nella vita ‘vera’.

Fuga dal paradiso racconta con delicatezza il tema della sperimentazione di sé, e in particolare la difficoltà di Lilli nel conciliare la sua femminilità non convenzionale con le aspettative della società in cui è cresciuta. Lilli è una figura con cui è facile empatizzare: non è il personaggio femminile ideale, perfetto, che fa da modello irraggiungibile e affascinante, ma una ragazza assolutamente plausibile nelle sue sfumature, che cerca di farsi spazio nel mondo. La sorellanza che nasce tra le due protagoniste diventa poi fondamentale per superare le convenzioni e rafforzare la consapevolezza di sé: un esempio di quanto l’incontro con l’altro, con l’inaspettato, l’inusuale, possa diventare motore per un cambiamento tanto personale, quanto sociale.

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Il viaggio di Lilli tra le vie di Genova

Un altro tema centrale nel romanzo è la ricerca di uno stile di vita alternativo, la voglia di rompere regole, schemi, legami. Lilli è attratta dall’idea di vivere in gruppo, di sperimentare la vita ‘nomade’ dei Randagi e di abbandonare ciò che è noto (la sua famiglia, la scuola, gli affetti) per l’ignoto. Lilli decide così di rischiare, di incontrare quel che c’è oltre la sua casa, la sua famiglia, le sue abitudini: un desiderio di esplorazione che affronta con coraggio, consapevole della possibilità di far soffrire la sua famiglia e di perdere le proprie radici, le proprie certezze. Il viaggio fuori dalla casa, per le stradine di Genova e oltre, non vede qui un eroe maschio straordinario che esplora mondi lontani, come nei classici del genere d’avventura: il libro racconta il viaggio di una ragazza come tante, non in luoghi esotici ma tra le vie di una città così vicina, eppure così misteriosa, proibita, vietata.

Un libro non solo per ragazzi

Fuga dal Paradiso è una storia emozionante perché reale, possibile, vicina a emozioni e sensazioni quotidiane pur ambientata in un’epoca molto diversa, perlomeno in apparenza. Il senso di realismo viene dato non solo dall’ambientazione storica dettagliata, ma soprattutto dalla veridicità emotiva dei personaggi. I lettori e le lettrici possono facilmente immedesimarsi nei loro dolori, nelle loro gioie e nel loro desiderio di scoprire (e forse cambiare) il mondo, anche a costo di perdere la rotta.

Fuga dal paradiso è una storia di crescita, di affetto, di collettività, di bande ribelli, di amicizie e amori che resistono al tempo e che accompagnano le protagoniste verso un finale inaspettato, adrenalinico e dolce insieme. Sara De Martino ci racconta una storia per ragazzi che è in realtà per tutti, al di là dell’età: per chi ha voglia di essere accolta nella banda dei Randagi, per chi vuole scappare di casa, per chi in un libro cerca se stesso e trova, tra le pieghe e le avventure delle protagoniste, il calore di un abbraccio.

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