Un’emozionante avventura on the road

«L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise» di Dan Gemeinhart

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«L'imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise» di Dan Gemeinhart

Cosa ci fanno un gatto di nome Ivan, una bambina chiamata Coyote e uno strambo signore dall’aria hippie di nome Rodeo su un autobus scolastico? I personaggi principali del romanzo L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise, scritto da Dan Gemeinhart e vincitore del Premio Strega ragazzi 2023, creano con pochi elementi delle curiose aspettative e tratteggiano già dalle prime pagine – anzi, già dalla quarta di copertina – una storia di una dolcissima stranezza.

La trama

Yager – così si chiama il bus giallo su cui i protagonisti viaggiano – conduce il lettore in un lungo e vivace viaggio per tutti gli Stati Uniti, attingendo a piene mani dalla tradizione del genere e al tempo stesso rinnovandolo con nuovi elementi e sentimenti. La protagonista è Coyote (e nel corso dell’opera comprenderemo il perché di questo nome bizzarro), una ragazzina di quasi tredici anni che da ormai cinque anni è in continuo viaggio con il padre Rodeo, un hippie dagli occhi buoni che non vuole però farsi chiamare papà. La storia viene raccontata in prima persona da Coyote stessa, che inizia la narrazione ricordando il ritrovamento in una stazione di servizio di Ivan, il suo adorato gatto, il primo compagno di avventure.

La vita nomade di Coyote sembra essere densa di felicità: ogni giorno un nuovo luogo da esplorare, nuovi paesaggi, nuovi cibi, nuovi passeggeri e nuovi amici – anche se mai duraturi. Una vita all’insegna di un’instabilità che si fa avventura, emozionante e senza limiti e salvaguardata dal rapporto particolare che unisce Rodeo alla ragazza.

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Un giorno però qualcosa si incrina nel lungo viaggio on the road della famiglia: una telefonata della nonna, rimasta a Poplin’ Springs, la città in cui la protagonista è cresciuta. La nonna avverte Coyote che il parco dove giocava da bambina verrà distrutto e la ragazza prova un fortissimo dolore per questa notizia, una sofferenza inspiegabile che va oltre la semplice eliminazione di un luogo caro. Cosa nasconde o simboleggia quel parco? Perché Coyote è tanto scossa? La protagonista decide che deve impedire che il parco venga distrutto e anche se il lettore non ne capisce immediatamente le ragioni, si fida della ragazza ed empatizza con il senso di solitudine che la pervade dopo la comunicazione della nonna.

Equilibri instabili e come recuperarli

Un primo grande ostacolo impedisce alla ragazza di tornare a casa: sa che Rodeo, per quanto comprensivo e affettuoso, non la riporterà mai nel luogo che hanno abbandonato cinque anni prima, quando qualcosa ha turbato i loro equilibri familiari, qualcosa di indicibile, qualcosa che viene costantemente taciuto, anche se mai dimenticato. Per tornare indietro – pensa Coyote – c’è un solo modo, ovvero non far sapere a Rodeo dove stanno andando, riportandolo a casa con l’inganno. Per farlo, la ragazza cercherà il supporto di alcuni passeggeri che caricheranno durante il viaggio, come Salvador e la sua mamma, in fuga da un padre violento e pronti a ricominciare una nuova vita; Val, una ragazza che fugge dai suoi genitori dopo aver fatto coming out; Lester, un jazzista che vuole correre a riconquistare l’amore della sua vita; e infine la simpatica capra Gladys.

L’autobus giallo diventa un labirinto di storie raccontate sottolineandone sia le tragicità, sia gli aspetti più divertenti, così da creare una narrazione densa e riflessiva, ma anche scorrevole e spiritosa.

Se tutti i personaggi sono in qualche modo in fuga, capra compresa, la fuga maggiore è proprio quella di Rodeo e Coyote, che chilometro dopo chilometro, stato dopo stato, dovranno affrontare le sofferenze del passato per poter essere di nuovo liberi, per potersi ritrovare come padre e figlia, per fare pace con le proprie identità, a partire dai nomi falsi che si sono attribuiti. Sarà Coyote, giovane e al tempo stesso matura, a guidare il padre in questo viaggio che, oltre che su strada, è un viaggio in se stessi e nelle proprie paure, nei ricordi che è impossibile cancellare. Il supporto emotivo arriva poi dall’intero gruppo che, affezionatosi ai due personaggi, li accompagnerà nelle difficoltà finali, facendo sentire l’importanza dell’amicizia e delle relazioni nel processo di guarigione dei personaggi.

Perché leggere il libro, da lettori adulti?

L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise è un romanzo che rapisce per diversi motivi. Prima di tutto, il personaggio principale, Coyote, è solido, ben costruito, credibile anche quando incredibile, e per lei non è possibile non provare una forte empatia perché riesce a coniugare tenerezza e vivacità, saggezza e ingenuità, forza e fragilità. Un’empatia, soprattutto, che non sfocia mai in pietà, nonostante le travagliate esperienze che emergono nel libro. Oltre a Coyote, tutti i personaggi sono ben costruiti, verosimili e mai caricaturali anche quando fuori dagli schemi. Ogni personaggio è essenziale per la trama, nessuno di loro è marginale e questo racconto in prima persona si converte facilmente in una narrazione corale se si considerano le tante sotto-storie che prendono vita sull’autobus.

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La trama è poi avvincente perché basata, dalla telefonata in poi, su una costante corsa contro il tempo che lascia anche chi legge con il fiato alla gola: riuscirà Coyote ad arrivare in tempo e a salvare il parco e la sua famiglia? Come risolverà gli ostacoli che incontrerà sulla sua strada? I capitoli scorrono veloci con uno stile che riesce ad essere poetico e incalzante insieme, struggente e divertente. Nell’opera ogni momento è prezioso, insostituibile e inserito nel punto giusto per creare suspence e al tempo stesso identificazione, per svelare lentamente e in modo divertente un mistero in un romanzo per niente misterioso, per tratteggiare dei profili che si fanno sempre più umani, con cui, pagina dopo pagina, fare amicizia come stessimo viaggiando anche noi con Coyote, il suo papà, Ivan e tutti gli altri.

L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise (acquista) è infine un libro per ragazzi che mette in discussione il precario confine tra letteratura per ragazzi e per adulti perché, anche se pensato, commercializzato, illustrato nella copertina per un giovane pubblico, l’opera tratta temi universali e trasversali a più fasce d’età, immergendo anche i lettori adulti nei ricordi d’infanzia, nel sogno di un viaggio fuori dal comune, nel ricordo di chi non c’è più, dei familiari che ci hanno lasciato e di quelli che sono rimasti al nostro fianco. I sentimenti raccontati da Coyote non hanno età e lo stile diretto, senza troppi fronzoli, li rende non una storia per ragazzi, ma un racconto comprensibile da tutti, sincero, incredibilmente umano, che saprà divertire e far commuovere ogni fascia d’età.

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