Con il webcomic Lore Olympus, Rachel Smythe ha conquistato un Harvey Award e un Eisner Award, due tra i più importanti premi dedicati al fumetto. Dopo la pubblicazione online sulla piattaforma webtoon nel 2018 e le letture record, dopo il primo volume cartaceo e il suo successo editoriale, è da poco arrivato in Italia anche il secondo tomo che riprende in sequenza, tramite i capitoli che vanno dal 26 al 49, le avventure delle divinità greche già presentate nella prima pubblicazione.
Lore Olympus infatti è una narrazione che reinterpreta il mito greco con sguardo contemporaneo: Persephone, dea diciannovenne che porta con sé le turbe e gli entusiasmi della sua giovinezza, si innamora di Hades, dio di oltre duemila anni che è qui solo apparentemente temibile e oscuro. I due volumi (e il webcomic, che è attualmente ben più addentrato nella narrazione rispetto alla versione cartacea) ripercorrono la nascita di un sentimento che si fa via via sempre più forte, nonostante la differenza di età e lo status dei due personaggi rendano la loro relazione – forse – impossibile.
Di amori, violenze e identità in movimento
Ma Lore Olympus, in entrambe le parti pubblicate fino ad ora in Italia, non è “solo” una storia d’amore, anzi, gli elementi messi in gioco sono davvero molti. Dalle relazioni familiari (come il rapporto tra Persephone e Demetra) a quelle coniugali (per esempio di Zeus ed Era), dalla maschilità tossica (incarnata da molti dei personaggi maschili dell’Olimpo) fino al difficile tema della violenza sessuale, che la protagonista Persephone subisce nel primo volume e le cui conseguenze sono nuovamente esplorate in questa seconda parte.
La scelta più interessante di Smythe è quella di calare il mito greco nella società contemporanea fatta di smartphone, motori di ricerca e tabloid: tramite nomi noti e storie conosciute l’artista smaschera i controsensi e le paure del nostro tempo. Abbiamo così un Hades innamorato ma impaurito dal giudizio sociale, che si mostra duro fuori e tenero dentro, sottomesso dalle aspettative culturali legate al suo essere sovrano dell’Oltretomba, ma anche una Persephone in cerca di sé stessa, e non dell’identità che le ha affibbiato la sua famiglia, ponendo quindi le basi per un personaggio sempre più in divenire.
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Buona la seconda
Se il primo volume ha conquistato un grande pubblico e ha dimostrato il talento narrativo ed artistico di Rachel Smythe, il secondo libro è probabilmente ancor migliore. Il volume 2 è in perfetta continuità con il primo – del resto la narrazione nasce come webtoon e i capitoli sono stati originariamente pubblicati online in modo sequenziale e consecutivo. Ritroviamo quindi lo stesso stile: minimale nel tratto ed esplosivo nei colori, nello specifico il blu e il rosa, sfumati a volte nel viola, che hanno caratterizzato con immediatezza la mano di Rachel Smythe in questo fumetto.
Rimane (e per certi versi si consolida) la stessa narrazione scorrevole e immediata ma non per questo semplicistica, fatta di dialoghi ben scanditi che danno un ritmo incalzante e costante alla narrazione; un ritmo in grado di tenere sempre alta l’attenzione di chi legge, tanto nel cartaceo quanto nella versione webcomic.
Un universo di personaggi
Appaiono poi personaggi nuovi o prima solo accennati: Teti, Ecate, la ninfa Minthe e il suo sentimento (ricambiato oppure no?) per Hades. E naturalmente Apollo, che dopo aver approfittato di Persephone viene qui indagato ulteriormente e caratterizzato da una personalità che molto ci racconta del suo modo di agire. Con Apollo conosciamo un villain – se così si può definire – che non appare come un antagonista classico, spettacolare e terribile, ma un personaggio tanto fastidioso quanto, purtroppo, “normale”, ordinario nelle sue dinamiche relazionali nocive.
È un piacere anche ritrovare quei volti che già abbiamo conosciuto: si tratta però in questo caso non più di un primo incontro, ma di una conoscenza più approfondita, che accompagna chi legge nell’intimità, nei sogni, nelle tensioni dei diversi personaggi, qui indagati ancora più nel dettaglio e in modo sempre più soddisfacente. Vediamo quindi Persephone crescere, prendere in mano (o almeno provarci) le redini della sua vita, dando così all’opera le tinte di un fumetto di amore e soprattutto formazione fuori dagli schemi.
Anche il secondo volume gioca inoltre con gli stereotipi legati alle singole divinità per creare personaggi che non appaiono coma caricaturali o bidimensionali, anzi: le caratteristiche base, qui mantenute, sono arricchite da nuove sfumature che ricontestualizzano efficacemente i personaggi nella nostra quotidianità.
Lore Olympus – Volume 2 (acquista) è un’opera dai temi difficili seppur incredibilmente normali, ma anche questo secondo tomo non dimentica di regalarci un sorriso, di avvolgere le difficoltà nell’ironia, di non risultare pesante. Una lettura quindi in grado di farci tanto riflettere, quanto rilassare e sorridere.
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